APPROCCIO TERAPEUTICO
La pedestre osservazione delle cose esteriori è compito dei buffoni,
ma l’intuizione delle cose interiori è un segreto che appartiene ai medici”.
— Paracelso
Uno spiraglio di “LUCE” per il malato di SM
Nonostante l'enorme sviluppo della scienza medica, non si conosce ancora bene il funzionamento del nostro sistema nervoso e tantomeno quali sono i meccanismi coinvolti nelle malattie neurologiche in generale e nella SM in particolare. Prima di entrare in questo labirinto medico, tentiamo almeno di portare un po' di "LUCE" sulla SM, ritenuta ancora oggi "OSCURA" e misteriosa persino dalla recentissima scienza medica. Come già scritto, a tutt'oggi, la diagnosi di SM si basa prevalentemente sul riscontro delle “caratteristiche placche sclerotiche”, anche se non sono specifiche della SM e se la loro presenza rimane ancora “oscura”.
Ma cosa sono queste “oscure” placche sclerotiche? Secondo la nostra opinione, le placche sclerotiche della SM, così come appaiono alla risonanza magnetica, risultano essere le zone meno vascolarizzate del sistema nervoso perché mancano di una adeguata microcircolazione e quindi soffrono per mancanza di sangue, ossigeno, calore, luce e energia. Così cronicamente ischemizzati e soffocati, i neuroni interessati vengono progressivamente denutriti, privati di luce e energia e quindi devitalizzati, demielinizzati e degenerati.
Senza volere entrare dettagliatamente in merito, la microcircolazione coinvolge quel settore del corpo umano nel quale, con l'interposizione delle relative membrane cellulari, avvengono gli scambi fra sangue e cellule nervose. Un processo questo di vitale importanza per la sopravvivenza, la salute, la riparazione e la guarigione dei tessuti coinvolti dalla malattia
Al malato di SM manca la capacità di coordinare importanti funzioni, quali quelle di autodifesa, autoriparazione e autorigenerazione della mielina e dei tessuti adiacenti. Pertanto i tentativi terapeutici più urgenti devono essere di natura neuro-trofica e neuro-protettiva e neuro-rigenerativa. I trattamenti più urgenti so quelli che mirano a migliorare i seguenti fattori:
1. Il potenziale energetico in tutto l'organismo e nei tessuti malati in particolare.
2. L'ossigenazione delle strutture nervose lese.
3. Il trasporto delle informazioni elettromagnetiche lungo le vie nervose interessate.
4. Il flusso di sangue nei distretti micro circolatori colpiti.
5. Il pH (grado di alcalinità e acidità) del sangue e delle cellule.
Ma la SM è una malattia molto complessa e soprattutto misteriosa e richiede quindi un approccio terapeutico particolare.
È stato dimostrato, anche scientificamente, che in risposta a un danno del sistema nervoso, i medesimi meccanismi che in determinate condizioni attivano un processo ripartivo e rigenerativo, in altre situazioni possono anche disattivarli e, al loro posto si possono innescare altrettanto complessi processi di distruzione e di morte. Questo processo è conosciuto in medicina con il nome di "Neuroplasticità".
Bisogna quindi anche individuare e correggere quel misterioso "QUID" che, in quel particolare individuo e in quella particolare circostanza, ha generato la confusione nei meccanismi di auto-coordinazione e di autorigenerazione nervosa.
L'approccio diagnostico e terapeutico da noi praticato può così riassumersi:
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Interventi regionali regolatori del sistema nervoso autonomo per il miglioramento delle funzioni microcircolazione, immunitarie e del potenziale elettrico lungo le vie nervose interessate.
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Autotrasfusioni arricchite con miscele di ossigeno e ozono per una migliore ossigenazione e funzione immunitaria .
- Terapie cognitive e comportamentali dirette a correggere, laddove necessario, lo stile di vita, alimentazione inclusa.
Non vengono mai impiegati farmaci ad effetto immuno-soppressivo e vaso-costrittivo poiché il malato di SM ha soprattutto bisogno di ripristinare le sue normali funzioni immunologiche e micro circolatorie e non di sopprimerle farmacologicamente. Lo stesso dicasi dei cortisonici che vengono presi in considerazione solo in casi gravi di ricadute
In conclusione, il malato di SM necessita di un approccio terapeutico multifattoriale "Superiore" e personalizzato che consideri non solo la cura delle lesioni della malattia, ma anche la protezione del paziente dalla sua particolare vulnerabilità in modo da ripristinare il suo innato potere di "Eu-neuroplasticità" e di promuovere uno stato di salute superiore a quello antecedente alla malattia.
QUALI PAZIENTI DI SM POSSONO BENEFICIARE DEL NOSTRO APPROCCIO TERAPEUTICO?
- Tutti quelli nei quali la malattia non ha raggiunto lo stadio di irreversibilità.
- Tutti quelli che, pur essendo in fase di remissione, vogliono prevenire le recidive.
- Tutti gli altri che, pur presentando segni di irreversibilità, necessitano di neuro-protezione al fine di prevenire la progressione della malattia..
QUALI PAZIENTI POTREBBERO NON BENEFICIARENE:
- I pessimisti e quelli che non credono nelle leggi superiori della Natura.
- Tutti quelli che invece di comportarsi da “pazienti” si comportano da “impazienti”.
- Gli indisciplinati che non sono capaci di mantenere un adeguato rapporto di collaborazione col loro medico e di seguire scrupolosamente le terapie per lui decise. Di comune accordo.